gisAction per la mappatura partecipata di Villa Pamphilj
Il 7 ottobre abbiamo partecipato alla presentazione del progetto “Una mappatura partecipata del patrimonio culturale in dialogo con territorio e comunità”, realizzato nell’ambito dei Partenariati Estesi CHANGES (PNRR – NextGenerationEU). L’iniziativa propone un approccio innovativo alla valorizzazione del patrimonio culturale, unendo strumenti digitali e partecipazione attiva della comunità.
Guidato da CoopCulture con la collaborazione di Linea d’Arte, Heritage S.r.l. e gisAction, il progetto si concentra su Villa Doria Pamphilj e il Casale dei Cedrati, due luoghi simbolo della città di Roma.
L’obiettivo è superare la semplice documentazione storica per costruire una rappresentazione condivisa, integrando tre dimensioni fondamentali:
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Patrimonio storico-artistico
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Ricchezza naturalistica e botanica
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Vissuto e narrazioni della comunità
Attraverso l’utilizzo di tecnologie GIS e StoryMaps, sono stati realizzati tre itinerari tematici che permettono di esplorare la Villa in modo nuovo:
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Donne e Risorgimento, dedicato alle figure femminili e storiche che hanno lasciato un segno;
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Fontane e architetture monumentali, per riscoprire gli elementi storici principali;
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Biodiversità e paesaggio, per valorizzare la ricchezza botanica dell’area.
Il lavoro ha prodotto risultati significativi: 127 contributi originali raccolti dalla comunità, 140 organizzazioni culturali georeferenziate e 26 punti di interesse dettagliatamente descritti. Questi dati non sono meri numeri, ma rappresentano una rete viva di conoscenze e memorie condivise.
Il contributo di gisAction ha riguardato lo sviluppo e il supporto alla realizzazione della piattaforma di storytelling geografico, integrando dati tecnico-scientifici, informazioni culturali e narrazioni locali in un unico ambiente digitale. Questo ha permesso di trasformare mappe e contenuti in un’esperienza accessibile e partecipata, restituendo alla comunità un patrimonio vivo, da esplorare e arricchire nel tempo.
Il progetto CHANGES si propone come modello replicabile per altri contesti culturali e territoriali, unendo innovazione tecnologica e governance partecipata.
La piattaforma è accessibile pubblicamente e rappresenta un esempio concreto di come GIS e storytelling possano favorire il dialogo tra patrimonio, territorio e comunità.