Una StoryMap per dare voce alle storie di migrazione

Progetto realizzato per Archivio Memorie Migranti 

L’Archivio delle memorie migranti nasce per raccontare le storie e le testimonianze raccolte all’interno di una Scuola di italiano per migranti. La narrazione condivisa del proprio traumatico vissuto affianca una sperimentazione terapeutica inizialmente portata avanti da un gruppo di volontari in collaborazione con Medici contro la Tortura.

La raccolta di storie e narrazioni inizia a prendere forma nel 2004 tra gli occupanti stranieri dei Magazzini di Tiburtina, un ampio spazio allora presidiato da alcune centinaia di richiedenti asilo e rifugiati politici provenienti dal Darfur e dalle regioni del Corno d’Africa, poi sgomberato con la forza dal Comune di Roma nel 2005.

Tra i vestiti e le fotografie rase al suolo dalle ruspe insieme a ciò che restava della prima comunità autonoma di accoglienza per migranti a Roma, è nata l’idea di conservare le storie del viaggio e dell’arrivo dei migranti e testimoniare l’accidentata accoglienza riservata agli ‘ospiti’ stranieri di Tiburtina.

Sui lasciti di questa esperienza è stata fondata la scuola Asinitas, nella quale le storie dei migranti, espresse in modo incerto e con le poche parole di italiano conosciute, venivano integrate nelle attività didattiche. Coltivare e condividere la memoria si accompagna all’esercizio di riconoscimento della propria identità culturale e al miglioramento nella conoscenza dell’italiano da parte di stranieri migranti residenti a Roma e provincia.

Il lavoro presso la Scuola Asinitas di Via Ostiense a Roma dà così inizio alla prima fase dell’Archivio portata avanti insieme agli operatori didattici e ai volontari con cui vengono condivisi gli anni di formazione e la prima sperimentazione di progetti di raccolta e diffusione di testimonianze audiovisive. Le attività della Scuola e dell’Archivio sono sostenute agli inizi (2005-2006) dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico con il contributo di Unicredit, e in seguito (2007-2012) dalla Fondazione lettera27. 

Dal gennaio 2012 AMM si è costituito in Associazione di Promozione Sociale spostandosi di sede (presso il Circolo Gianni Bosio alla Casa della memoria e della storia), e sviluppando attività proprie di ricerca e produzione di materiali audio e video. 

Esigenze: Comunicare la storia di un migrante in modo diverso e con contenuti multimediali

Trovare un modo di fare storytelling più coinvolgente, comunicare con modalità nuove e multimediali (immagini, testo e audio) la storia personale di un migrante che ci racconta in prima persona il suo periplo. Si tratta della storia di Mahamed Aman, mediatore culturale eritreo tornato a Lampedusa per fare un pellegrinaggio nei luoghi che nel 2008 aveva conosciuto in veste di “clandestino”.

Soluzione: Una Storymap personalizzata introducendo l’audio per consentire un’auto-narrazione del protagonista

Realizzazione di una StoryMap coinvolgente e capace di trasmettere ai lettori la migrazione nella sua complessità, attraverso il suono della voce narrante di Mahamed, le immagini ed i luoghi dell’arrivo a Lampedusa. La sua voce narrante ricorda e confronta il passato e il presente accompagnando chi ascolta in un itinerario tracciabile sulla mappa dell’isola.

Questo risultato è stato possibile personalizzando il template di StoryMap Esri Map Tour con l’integrazione dell’audio del protagonista. Primo esempio di storytelling cartografico con l’inserimento di audio e di auto narrazione utilizzando una StoryMap. La soluzione trovata ha portato a diversi riconoscimenti e a introdurre da parte di Esri l’aggiunta di audio nelle successive versioni delle StoryMap.

Benefici della Storymap

Attraverso le personalizzazioni realizzate il lavoro è stato preso come esempio in moltissimi studi e pubblicazioni. Inoltre, è stato pubblicato dai media online, tra cui National Geographic e Corriere della Sera. La StoryMap è oggi disponibile anche nel catalogo Living Atlas di Esri.