Atlante dell’infanzia e StoryMap: l’edizione 2018 “Le periferie dei bambini” di Save the Children percorre le periferie d’Italia per descrivere le difficoltà dei bambini che le abitano.

Il tema centrale dell’Atlante 2018 è quello degli spazi e delle periferie, considerate le nuove “città dei bambini”. In queste aree urbane, più matrigne che materne, mancano spesso gli spazi sicuri per il gioco, la cultura, lo sport e l’incontro, servizi che sono distanti anni luce dai bisogni sociali ed educativi dei bambini. Questa distanza produce effetti drammatici, perché la povertà degli spazi e dei servizi è più dannosa della stessa povertà economica.

Esigenze: utilizzare i dati per evidenziare le problematiche

L’Atlante 2018 si serve dei dati della ricerca statistica e sociale per mostrare la correlazione tra territori e squilibri sociali ed economici.

L’ambiente in cui i bambini crescono condiziona enormemente il loro futuro e le opportunità di crescita. All’interno della stessa città coesistono quartieri che possono significare riscatto sociale e periferie che conducono all’orizzonte della povertà e della disuguaglianza.

Raccontare le condizioni dei bambini nelle città – con tanto di dati aggiornati e mappe georeferenziate – è il primo passo di un percorso che vuole stimolare i decisori ad intervenire con politiche coraggiose e risorse adeguate.

Soluzione: l’Atlante 

gisAction ha elaborato dati ed indicatori in ambiente GIS per la realizzazione di mappe e grafici che descrivono in modo evidente le differenze territoriali. Utilizzando specifici strumenti GIS sono state effettuate analisi di confronto di vario tipo sui dati che restituiscono una visione nuova e completa dei fenomeni che si vogliono indagare.

Le mappe interattive offrono uno spaccato reale delle condizioni dei bambini e delle disuguaglianze nei territori italiani.

StoryMap

gisAction ha progettato la StoryMap per divulgare sul web un estratto dei contenuti, testi, mappe e immagini dell’Atlante.

La StoryMap permette di integrare ai testi tutti i contenuti multimediali che aiutano a descrivere fenomeni e realtà: immagini, video e mappe. Le mappe possono essere interrogate e navigate per conoscere il dettaglio dei dati. I video che inframezzano i testi forniscono testimonianze concrete dell’operato dell’Organizzazione e delle realtà in cui lavora.

Attraverso il rapporto tra il numero dei flussi pendolari in entrata nell’area e il numero di flussi pendolari in uscita dall’area, l’indice di centralità misura la capacità attrattiva di una data area rispetto al resto della città. Se l’indice è inferiore a 1, vuol dire che il quartiere offre scarse possibilità lavorative e si configura come area periferica in senso funzionale. Nei quartieri con indice maggiore di 4, in colore viola, si concentrano flussi in arrivo e le attività produttive della città.

L’indice di vulnerabilità sociale viene calcolato combinando sette indicatori elementari che descrivono livello di istruzione, strutture familiari, condizioni abitative, partecipazione al mercato del lavoro e condizioni economiche. Un numero inferiore a 97 indica una bassa vulnerabilità del territorio, tra 97 e 98 medio-basso, tra 98 e 99 medio, tra 99 e 103 medio-alto, oltre 103 alto.

I cartogrammi mostrano la distribuzione della popolazione tra i 15 e i 29 anni di NEET, acronimo di “Not in Education, Employment or Training”. Indica la quota di ragazzi che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione, né di formazione.

Benefici 

Mappe, grafici ed infografiche permettono di comunicare in modo chiaro ad un pubblico ampio un dato o un fenomeno. Leggere una mappa è più facile ed immediato che comprendere dati esposti in una tabella. Questa tipologia di supporti grafici rende piacevole e non banale la molteplicità di informazioni che si vogliono presentare.

Il software GIS con cui vengono realizzate le mappe permette anche di incrociare i set di dati per ottenere nuove informazioni utili all’analisi di un fenomeno.

Open Data Atlante dell’Infanzia a rischio – Save the Children Italia

Abbiamo realizzato un portale web per condividere e rendere fruibili i dati elaborati sotto forma di Open Data. Tutti i dati dell’Atlante dell’Infanzia a Rischio sono pubblicati sull’ ArcGIS Hub Open Data dove, ogni anno, Save the Children mette a disposizione degli operatori del settore e del grande pubblico i dati, le elaborazioni e le mappe prodotti in riferimento al tema dell’Atlante. Tramite il portale ArcGIS Hub i dataset geografici possono essere pubblicamente visualizzati, scaricati in formati diversi per poter essere riutilizzati oppure integrati direttamente nelle proprie mappe tramite ArcGIS Online o tramite API, se si usano altri sistemi GIS.

Presentazione Atlante 2018 alla Camera dei Deputati

Presentazione dell’Atlante dell’infanzia a rischio 2018 a cura di Save the Children e Treccani, alla Camera dei Deputati, Sala della Lupa.

Registrazione video del dibattito dal titolo “Le periferie dei bambini – Presentazione dell’Atlante dell’infanzia a rischio 2018”, registrato a Roma giovedì 15 novembre 2018 alle ore 10:30.

Guarda l’intervista per sapere come nasce il progetto

Con chi abbiamo lavorato

Save the Children è una delle più grandi Organizzazioni Internazionali indipendenti e opera in 125 paesi con una rete di 28 organizzazioni nazionali e una struttura internazionale

Save the Children Italia è una Onlus costituita nel 1998. Fa parte della rete di Save the Children International, una delle più grandi Organizzazioni Internazionali indipendenti.

In Italia Save the Children opera nei seguenti ambiti: contrasto alla povertà educativa, salute, risposta alle emergenze, protezione dall’abuso e sfruttamento, contrasto alla povertà e sicurezza alimentare, rafforzamento dei sistemi di tutela dei diritti e partecipazione dei minori, supporto ai minori migranti non accompagnati presenti sul territorio Italiano.

Le principali campagne di Save the Children riguardano la riduzione della povertà, il contrasto alla mortalità infantile e la difesa dei bambini più poveri, come i migranti e i rifugiati, o quelli più esclusi ed emarginati, come i disabili, le bambine o le minoranze etniche e religiose. È anche molto impegnata nella promozione di politiche che tutelino i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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